La struttura complessiva della tariffa ad uso diverso dall’abitazione comprende:
- i corrispettivi relativi alla spesa per la materia energia
- i corrispettivi relativi alla spesa per il trasporto e gestione del contatore
- i corrispettivi relativi alla spesa per oneri di sistema
- Imposta erariale ed IVA al 22%.
Spesa per la materia energia
E’ il corrispettivo relativo alle diverse attività poste in essere dall’esercente la maggior tutela per acquistare e rivendere l’energia elettrica al cliente finale. In fattura trovi questi importi suddivisi in quota fissa e quota energia.
QUOTA FISSA: sono gli importi determinati a prescindere dal consumo di energia elettrica e sono pertanto fissi. Rientrano in tale voce:
- La “commercializzazione vendita” (la trovi indicata così in fattura) oppure PCV “prezzo commercializzazione vendita” (lo trovi indicato così nel listino tariffe): è un prezzo fissato dall’AEEGSI e relativo ai costi fissi sostenuti per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti; è parametrata ad un livello corrispondente ai costi medi attribuibili alle imprese di vendita che operano nel mercato libero ed è compensata mediante la componente DispBT.
- La “componente di dispacciamento (parte fissa)” (la trovi indicata così in fattura) o DispBT (lo trovi indicato così nel listino tariffe) serve a compensare la differenza tra gli importi complessivamente versati tramite la componente Commercializzazione (PCV) e i costi di gestione commerciale riconosciuti alle imprese di vendita in regime di tutela diversi da quelli delle imprese di vendita del mercato libero, considerati dalla componente PCV.
QUOTA ENERGIA: comprende i costi di acquisto dell’energia e dispacciamento sostenuti dal fornitore e sono importi variabili, determinati infatti sulla base del consumo di energia elettrica. Rientrano in tale voce:
- Energia (la trovi indicata così in fattura), tecnicamente “PE” o “prezzo energia” (lo trovi indicato così nel listino): copre i costi sostenuti per acquistare l’energia elettrica e viene fissata e aggiornata ogni tre mesi dall’Autorità per l’Energia.
- Dispacciamento (la trovi indicata così in fattura), tecnicamente “PD” o “prezzo del dispacciamento” (lo trovi indicato così nel listino): copre i costi del servizio di dispacciamento, cioè il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica; viene fissato e aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia.
Le voci “Energia” e “Dispacciamento” vengono presentate, per utenze con contatore elettronico teleletto, suddivise per fasce orarie, ovvero intervalli temporali definiti dall’AEEGSI con Delibera n. 156/07 del 27 giugno 2007 ai quali corrispondono diversi prezzi. Le fasce sono le seguenti:
- Fascia F1: da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 19.00, escluse le festività nazionali.
- Fascia F2: da lunedì a venerdì, dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali; sabato, dalle 7.00 alle 23.00, escluse le festività nazionali.
- Fascia F3: da lunedì a sabato, dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00; domenica e festivi, tutte le ore della giornata.
- Componente di Dispacciamento (parte variabile) (la trovi indicata così in fattura) oppure “Quota variabile DISPBt” (lo trovi indicato così nel listino): la parte variabile di tale componente sopra definita, viene addebitata al cliente in proporzione al consumo annuo, presentato per livelli di consumo o “scaglioni di consumo”(solo per i clienti residenti con potenza fino a 3 kW).
- Componente di Perequazione (la trovi indicata così in fattura), tecnicamente “PPE” o Perequazione Energia (lo trovi indicato così nel listino): componente che serve a garantire che gli importi complessivamente pagati ogni trimestre con le componenti Prezzo dell’energia (PE) e Dispacciamento (PD) equivalgano ai costi di acquisto e dispacciamento effettivamente sostenuti per fornire loro l’energia. Per questo motivo la componente PPE può avere segno positivo (a debito del cliente, quando i costi effettivi risultano superiori a quelli previsti) o segno negativo (a credito del cliente, quando i costi effettivi risultano inferiori a quelli previsti).
Spesa per il trasporto e gestione del contatore
E’ il corrispettivo relativo alle attività che consentono all’esercente di trasportare l’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionale e di distribuzione locale fino al contatore, per consegnarla ai clienti. In fattura trovi questo corrispettivo fatturato in tre voci distinte: quota fissa, quota energia e quota potenza.
QUOTA FISSA comprende tutti gli importi da pagare in misura fissa, cioè indipendentemente dai consumi.
QUOTA ENERGIA comprende tutti gli importi da pagare in relazione alla quantità di energia elettrica trasportata sulla rete per soddisfare la richiesta di energia del cliente
QUOTA POTENZA È l’importo da pagare in proporzione alla potenza impegnata, anche in assenza di consumo di energia. Si paga in euro/KW/mese. Il prezzo annuo viene applicato in fattura in quote mensili o giornaliere. Ad esempio se il cliente ha 3kW di potenza impegnata e il prezzo unitario è di 0,5500 euro/kW/mese, ogni mese pagherà 3 x 0,5500 = 1,65 euro
Nel listino tariffario invece il prezzo complessivo che trovi fatturato in fattura alla voce “Spesa per il trasporto e gestione del contatore “ è il risultato aggregato di alcune componenti distinte:
- le componenti della tariffa di trasmissione, distribuzione e misura
- la componente tariffaria UC3
- la componente tariffaria UC6
Tariffa di trasmissione, distribuzione e misura – Copre i costi sostenuti per trasportare sulla rete di trasmissione nazionale e distribuire sulle reti di distribuzione locale l’energia elettrica, nonché per gestire e leggere i contatori e per gestire i dati delle letture. E’ composta da una parte fissa (euro/anno), una parte applicata alla potenza impegnata (euro/kW/anno) e una parte applicata all’energia consumata;
- UC3 – Componente destinata a coprire gli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione. Si applica all’energia consumata (euro/kWh), nel listino tariffario la trovi indicata come “Quota energia UC3”
- UC6 – Serve per coprire una parte dei costi del sistema di incentivi alle imprese che gestiscono le reti di trasporto e di distribuzione per interventi che comportano un miglioramento della qualità del servizio. È composta da una parte applicata alla potenza impegnata denominata nel listino “Quota fissa UC6” (euro/kW/anno) e una parte applicata all’energia consumata (euro/kWh) denominata nel listino “Quota energia UC6”
Spesa per oneri di sistema
Comprende gli importi fatturati relativamente a corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. Le tariffe possono variare in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri, sono di norma riviste ogni trimestre ed aggregate in bolletta in un’unica voce definita “quota energia”.
ASOS
Dal 1° gennaio 2018 è la componente della Spesa per oneri di sistema destinata a coprire gli oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92. Si applica all’energia consumata (euro/kWh), alla potenza impegnata (euro/kW/anno) e in quota fissa (euro/anno). Viene pagata in maniera differenziata tra imprese a forte consumo di energia elettrica e gli altri clienti. Per le abitazioni, non è applicata la quota potenza e il prezzo applicato all’energia consumata è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno; la quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica.
ARIM
Dal 1° gennaio 2018 è la componente della spesa per oneri di sistema destinata a: incentivazione della produzione ascrivibile a rifiuti non biodegradabili; messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; sostegno alla ricerca di sistema; bonus elettrico (quota che ai clienti cui è stato riconosciuto il bonus viene compensata tramite il bonus medesimo); integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione dell’efficienza energetica. Si applica all’energia consumata (euro/kWh), alla potenza impegnata (euro/kW/anno) e in quota fissa (euro/anno). Per le abitazioni, non è applicata la quota potenza e il prezzo applicato all’energia consumata è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno; la quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica.
Nel listino tariffario, il prezzo complessivo è suddiviso nelle singole componenti:
-
“A2” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a coprire i costi per le attività di smantellamento delle centrali nucleari dismesse e la chiusura del ciclo del combustibile nucleare. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
-
“A3” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare il sistema di incentivi riconosciuti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (ad esempio il sole, il vento) o fonti assimilate alle rinnovabili. Dal 1 gennaio 2018 vedi ASOS ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh) e in quota fissa (euro/anno); per le abitazioni il prezzo applicato all’energia consumata è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno. La quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica.
-
“A4” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a coprire le agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
-
“A5” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare le attività di ricerca in aree di interesse del sistema elettrico nazionale e a beneficio dei consumatori, i cui risultati sono pubblici. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
-
“Ae” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere servite in media e alta tensione con cicli produttivi che richiedono elevati consumi di energia elettrica. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
-
“As” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare il sistema dei bonus destinati ai clienti domestici del servizio elettrico che si trovano in stato di disagio fisico o economico, non applicata ai clienti che godono del bonus. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh).
-
“UC4” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a coprire i maggiori costi di 12 piccole aziende elettriche che operano sulle isole minori e delle imprese distributrici con meno di 5.000 clienti. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh). Per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
-
“UC7” Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare gli interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (ad esempio, sostituzione di elettrodomestici o lampadine con modelli a basso consumo; sostituzione di caldaie e scaldabagni con modelli ad alto rendimento; interventi sull’involucro edilizio). Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh).
-
“MCT” (Misure di Compensazione Territoriale) Fino al 31 dicembre 2017, componente della spesa per oneri di sistema destinata a finanziare le misure di compensazione a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare e, in futuro, il deposito nazionale delle scorie. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato. Dal 1 gennaio 2018 vedi ARIM: applicata all’energia consumata (euro/kWh).
Imposte legate ai consumi
Imposta erariale
Pari a 0,01250 €/kWh.
Iva
L’IVA è applicata, sull’importo comprensivo delle precedenti imposte, in misura pari al 22%. Hanno diritto all’applicazione dell’aliquota Iva ridotta del 10% le seguenti tipologie d’imprese come previsto dall’art. 1 comma 4 lettera a) del D.L. 853 del 19.02.1984 e dal punto 103 parte III della Tabella A allegata al D.P.R. 26.10.1972 n. 633 e successive modificazioni:
Imprese estrattive e manifatturiere, comprese le imprese poligrafiche, editoriali e simili (come individuate nei gruppi dal IV al XV dai decreti ministeriali 29.10.1974 e 31.12.1988, recanti la tabella dei coefficienti di ammortamento) e/o per le imprese manifatturiere nella sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007, e che i consumi sono destinati esclusivamente all’esercizio dell’impresa: estrattiva, manifatturiera, poligrafica/editoriale e simile;
Imprese agricole, imprese i cui consumi sono destinati esclusivamente all’esercizio dell’impresa agricola;
Imprese che impiegano gas, gas metano e gas petroliferi liquefatti esclusivamente per la produzione di energia elettrica;
Consorzi di bonifica e di irrigazione che utilizzano esclusivamente l’energia elettrica per il funzionamento degli impianti irrigui, di sollevamento e di scolo delle acque.